Ciao, sono Marina.
“Marina, ma quanto balli? E sempre scalza!”
Parole ancora presenti nei miei ricordi di bimba.
È sempre stato, fino dalla mia tenera età, molto affascinante poter stare scalza, percepire il freddo del pavimento, la ruvidità della terra, la freschezza dell’erba, il calore della sabbia.
Muovere il mio corpo seguendo il ritmo dei tamburi o di una musica, mi trasmetteva, e mi trasmette tutt’ora un senso di libertà immenso.
Ho avuto un’ infanzia un po' difficile. Molto più bella di alcuni bimbi e meno di altri.
La mia sensibilità, la mia empatia con le persone, derivano sicuramente da una predisposizione, ma molto anche dall’esperienza che la vita mi ha fatto fare. Un bagaglio di conoscenza profonda che mi aiuta nel lavoro che svolgo oggi.
Passione
La danza (l’Amore della mia vita), la musica, la chitarra, i gatti, gli amici, un’energia inesauribile e una birichinaggine mista ad un senso di ribellione a tutto ciò che mi veniva imposto, mi hanno accompagnato fino alla mia maggiore età… inoltrata, molto inoltrata.
Mi appassiono a tantissime cose e per questo che ho fatto tanti lavori, dalla decoratrice di ceramica, all’igienista dentale, all’insegnante di danza e balli sudamericani, alla Naturopata Specializzata in Tecniche Manuali di Medicina Naturale e Iridologa.
La mia energia inesauribile mi ha aiutato a poter approfondire, in maniera seria e professionale, tutte queste tipologie di passioni.
Trasformazione
Con la maternità e l’arrivo di mio figlio mi sono lasciata addomesticare.
Non c’era più la possibilità di andare a mille e ho iniziato a vivere in maniera diversa con una consapevolezza maggiore dei valori della vita.
Il mio senso di ribellione ha lasciato il posto ad una dolcezza infinita per lui.
Non so voi mamme, ma io me lo sono consumato a forza di guardalo e a riempirlo di baci. Mi sono lasciata prendere dai ricordi.
Ricerca
La mia contrarietà sulla assunzione dei farmaci a causa di tutte le controindicazioni, insieme alla mia sintonia con la natura e alla consapevolezza che dentro di noi ci doveva pur essere una capacità innata di autoguarigione mi hanno avvicinato giorno dopo giorno alle piante officinalis e alla ricerca di discipline olistiche.
Ci tengo a dire che non sono completamente contraria all’uso dei farmaci, ci sono casi in cui sono indispensabili.
LA MIA FORMAZIONE
Scuola di Medicina Psicosomatica di Riza Bologna
Master i Riflessologia Plantare Integrata, docente Luigi Dragonetti
Master di Cranio Sacrale, docente Luigi Dragonetti
Master di Digito Pressione Dinamica, docente Luigi Dragonetti
Master di Hot-Stone Tecnique, docente Luigi Dragonetti
Master di Kinesiologia Applicata, docente Barbara Sironi
Corso base di Pranic Healing
Corso sui colori, docente Flavia Vallarin e Barbara Sironi
Master di Cristalloterapia, docente Flavia Vallarin
Master di Oligoelementi, docente Wilmer Zanghirati
Master di Fitoterapia, docente Wilmer Zanghirati
Master Operatore del Benessere, docente Luigi Dragonetti
Master Reiki Rainbow
Master “Rompere le catene”, docente Luigi Dragonetti
Master Riflessologia Facciale Vietnamita, docente Cristina Mozzi
Corso di ThetaHealing, docente Barbara Sironi
Corso “L’Analisi della Personalità attraverso i piedi” docente Mauricio Kruchik
Corso “Riflessologia nel trattamento del dolore nel paziente Fibromialgico, Malattie Autoimmuni e Cancro”, docente Mauricio Kruchik
Corso “La Riflessologia per la Fertilità”, docente Mauricio Kruchik
Corso base di Iridologia presso la scuola Assiri di Lances
Crescita
E’successo per caso, un giorno un’amica mi regalò un poster di Riflessologia Plantare e sempre nella stessa settimana mi innamorai di un manifesto appeso in una sala d’aspetto. Era una mappa antica che rappresentava un piede con tutti simboli antichi e punti riflessi.
Il semino, come dico io, era stato impiantato e insieme alla mia passione per i piedi, la Riflessologia Plantare sarebbe entrata prima o poi nella mia vita.
Hai mai pensato a quanto sono importanti i nostri piedi?
Ci permettono di muoverci nello spazio, di andare dove vogliamo, di correre, di calciare, di ballare e di danzare.
Sono così approdata alla Scuola di Medicina Psicosomatica di Riza a Bologna.
Che meraviglia tutto quello che studiavo, sono stati per me tre anni importanti come crescita personale e come crescita professionale.
Ho imparato ad ascoltare le persone e tra le righe, capire come poter essere di aiuto.
A leggere le varie tipologie di costituzioni per individuare le predisposizioni ai disagi.
Ho imparato quello che per me è un elemento fondamentale nella vita. Il non giudizio.
Non giudicare la persona che ai davanti in studio, ma neanche quella che abita di fianco a te. Un rispetto Profondo per chi si avvicina a me.
Ho imparato a guardare i colori che una persona usa nel vestirsi che riflettono un bisogno psicologico.
Ho imparato a “leggere” i piedi, il viso, l’iride, la forza muscolare, tutto mi aiuta ad avere delle informazioni sul carattere, sui disagi, sulle predisposizioni.
Ho imparato ad ascoltare le fasce del tuo corpo per poter eliminare il ricordo “scomodo” che ti crea dei blocchi nel fluire della tua energia.
Ho imparato a fidarmi delle mie mani e del mio sentire.